Vecchi diritti da difendere e nuovi da conquistare: onoriamo il 1° maggio!

Vecchi diritti da difendere e nuovi da conquistare: onoriamo il 1° maggio!

“Lavoratori, ricordatevi il 1° maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora. Viva la rivoluzione sociale! Viva l’Internazionale!”. Questo era il messaggio che circolava a Napoli tramite dei volantini negli ultimi giorni dell’aprile del 1890. La ricorrenza della lotta intrapresa anni prima dalla classe operaia per migliorare i propri diritti arrivava anche in Italia e da quell’anno fino ad oggi il 1° maggio celebriamo la Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori. 

La sua storia ci riporta al 1° maggio del 1866, che la federazione dei sindacati statunitensi indicò come data limite a partire dalla quale gli operai americani si sarebbero rifiutati di lavorare più di otto ore al giorno. In quella stessa data fu indetto quindi uno sciopero generale di tutti i lavoratori e nella città di Chicago andò in scena una delle più grandi manifestazioni mai viste prima. La protesta andò avanti per tre giorni e il 4 maggio culminò con una vera e propria battaglia tra la classe operaia in sciopero e la polizia. Undici persone persero la vita in quello che poi avremmo per sempre ricordato come il massacro di Haymarket, dal nome della piazza dove avvennero gli scontri. 

L’episodio di Chicago compattò le organizzazioni sindacali anche fuori dagli Stati Uniti. Il movimento portò la Seconda Internazionale, fondata nel 1889 a Parigi dai partiti socialisti e laburisti europei, a istituire una giornata internazionale dei lavoratori il 1° maggio. Tra gli altri provvedimenti, venne anche deciso che i sindacati fossero indipendenti dai partiti e che si dedicassero esclusivamente alla conquista di vantaggi economici immediati per le lavoratrici ed i lavoratori. Nel 1890, nonostante la repressione da parte di molti governi, il 1° maggio si celebrò in tutto il mondo la prima Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori registrando un’altissima adesione e confermandosi negli anni a venire come giornata simbolo della lotta per migliori condizioni. Quest’anno più che mai, allora, dopo due anni di stop obbligati alle manifestazioni di piazza, è importante onorare questa ricorrenza e ricordarsi che ci sono sempre vecchi diritti da difendere e nuovi diritti da conquistare.

 

di Matteo Mercuri