Solisca, Turano Lodigiano, la comunità energetica che neutralizza il caro energia

Turano Lodigiano, la comunità energetica che neutralizza il caro energia

Attiva dal 2 novembre del 2021, sta per compiere un anno la Comunità energetica “Solisca”, nel Comune di Turano Lodigiano (LO), in Lombardia. Il nome, di origine sanscrita ed egiziana, è la traduzione femminile di “sole”. È tenuta in vita da un impianto fotovoltaico da 47 kWh che è stato realizzato sulle aree coperte del campo sportivo, sulla palestra comunale, sulla copertura della mensa, dell’edificio delle Poste e della Protezione Civile. Una lodevole iniziativa che coinvolge non solo il Comune ma anche la parrocchia e i privati cittadini. Abbiamo chiesto al Sindaco di Turano Lodigiano, Emiliano Lottaroli, di fornirci maggiori dettagli a quasi un anno dalla costituzione della comunità.

Sono tanti i soggetti coinvolti nel progetto: il Comune, Sorgenia e i privati cittadini. Come è nata l’idea di realizzare la comunità energetica?

Sorgenia si è presa l’impegno di realizzare un impianto fotovoltaico di circa 47 kwh, di proprietà del Comune. Dopo una valutazione del nostro fabbisogno ci siamo resi conto che solo il 30% dell’energia prodotta dall’impianto sarebbe stata utilizzata dai servizi comunali: scuola, municipio, palestre e così via. Ci siamo chiesti cosa fare con quel 70% di sovrapproduzione e ci siamo detti: ‘Perché non utilizzare questa opportunità per condividere l’energia con i cittadini?’ E così abbiamo deciso di costituire la comunità energetica. Abbiamo aperto un bando per permettere ai cittadini di aderire. Per il momento i partecipanti sono quindici, ma stiamo predisponendo la possibilità tecnica di far accedere tutti all’iniziativa.

I cittadini devono sostenere delle spese per farne parte?

No, i cittadini non hanno alcuna spesa, godranno solo dei benefici di risparmio sui consumi e dei contributi previsti dal governo per chi utilizza il fotovoltaico.

Quanto impatta la comunità energetica in termini ambientali e di risparmio economico?

Aspettiamo di compiere un anno per fare il bilancio preciso. Si stima comunque un risparmio di circa 60 euro sulla bolletta di ogni utente per ogni 1000 kwh consumati. In buona sostanza l’utilizzo del fotovoltaico permetterà un risparmio di quasi il 50% su ogni bolletta. Ancora più importante è il fatto che in questo modo evitiamo l’emissione di oltre 22 mila kg di CO2, equivalenti a 2.240 alberi piantati.

Come viene utilizzata l’energia elettrica prodotta?

Oltre che per i classici autoconsumi, abbiamo deciso di generare una sinergia tra la produzione di energia pulita e la mobilità elettrica, in un circolo virtuoso sempre meno dipendente dalle fonti fossili. Abbiamo fatto installare una colonnina di ricarica elettrica davanti al Municipio, a spese del Comune. I cittadini che hanno un’auto elettrica possono utilizzarla pagando solo ciò che consumano.

Siete riusciti a diminuire l’uso del gas?

Nel momento in cui si riscontra un risparmio, è una scelta personale dei cittadini quella di sfruttare l’energia prodotta dal fotovoltaico anche per altri usi. Penso all’installazione di fornelli a induzione, per esempio. La questione principale è che tutti quanti dobbiamo educarci, ci deve essere una modifica delle abitudini. Per il momento abbiamo già riscontrato un aumento dell’uso del fotovoltaico e dell’energia condivisa. È un processo graduale che richiede che ognuno di noi si evolva ed entri nel meccanismo.

Come pensate di utilizzare i soldi risparmiati?

Vorremmo spenderli nel contrasto alla povertà energetica. Abbiamo delle famiglie che hanno difficoltà a pagare le bollette. Pensiamo di dedicare una parte dei risparmi a un fondo comunale per dare contributi alle famiglie che sono maggiormente in difficoltà.

 

di Martina Bortolotti