Sostegno all’uso dei servizi digitali della Pa: nasce lo sportello per anziani e disabili

Sostegno all’uso dei servizi digitali della Pa: nasce lo sportello per anziani e disabili

Nessuno può e deve essere lasciato indietro. È questo l’impegno che muove i finanziamenti del Pnrr a favore delle categorie più fragili e vulnerabili, della loro inclusione e partecipazione alla vita pubblica e ai servizi e per la tutela dei loro diritti. Stiamo parlando di anziani non autosufficienti, disabili, famiglie con bambini e persone senza dimora. Quattro i principi chiave da seguire: accessibilità, progettazione universale, promozione della vita indipendente e autodeterminazione, principio di non discriminazione.

Le risorse prevedono numerosi interventi: il rafforzamento dei servizi a supporto delle famiglie in difficoltà, soluzioni alloggiative e dotazioni strumentali innovative rivolte alle persone anziane per garantire loro una vita autonoma e indipendente, servizi socio-assistenziali domiciliari, forme di sostegno agli operatori sociali per contrastare il fenomeno del burn out ed edilizia sociale per garantire una locazione ai ceti medi. 

Accesso ai servizi pubblici digitali

In sinergia con la missione del Pnrr è il Progetto “Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, finanziato con 800 milioni di euro in 5 anni, in collaborazione con Poste italiane e con il Ministero dello Sviluppo Economico. L’impegno preso è quello di semplificare 600 procedure amministrative entro il 2026 affinché siano accessibili a tutti, dall’edilizia agli appalti, dall’ambiente alla salute. In sostanza, in tutte le 72 aree interne del Paese, in quei territori difficilmente raggiungibili, e nei Comuni più piccoli, verranno costituiti 6.910 hub fisici di accompagnamento e assistenza all’uso dei servizi digitali. Sportelli di prossimità dedicati alle persone che non hanno la possibilità o l’autonomia per accedere ai percorsi online. In questo modo tutti potranno accedere ai servizi pubblici e sbrigare pratiche burocratiche come documenti, permessi, licenze e istanze. Un investimento che mira a contrastare il digital divide. La digitalizzazione nasce per abbattere le barriere, per facilitare i processi, non per creare difficoltà. L’innovazione non deve essere per pochi ma per tutti.

 

di Martina Bortolotti