Il 29 luglio del 1976 nasceva il Governo Andreotti III e con esso, per la prima volta nella storia italiana, una donna diventava ministra. Il suo nome era Tina Anselmi, una partigiana che aveva combattuto nella Resistenza durante gli anni del Fascismo. A lei fu affidata la guida del Ministero per le Politiche del Lavoro. Un dicastero non casuale, che regolava le questioni di un ambito – quello professionale – ancora estremamente caratterizzato da una forte presenza maschile.
Contributi
La dignità del lavoro nell’era digitale
Intendo partire dal titolo del nostro libro “Sicurezza, Automazione e dignità del lavoro”, considerando in...
Interviste
Simbiosi uomo-macchina, i nodi e le opportunità. La visione di Derrick De Kerckhove sul futuro
Parla il sociologo e mass-mediologo di fama internazionale, fondatore e a lungo direttore del McLuhan Program...
Narrastorie
L’educatrice: “La nostra attività è indispensabile, ma poco valorizzata”
Quello dell’educatrice è un lavoro paziente e meticoloso che ogni giorno cerca di facilitare la vita dei ragazzi con...
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