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“Modello Putin”: un libro del giornalista Mattia Bernardo Bagnoli

Il libro “Modello Putin”, pubblicato nel 2021 dalla casa editrice “People”, è uno di quei libri che ha il sapore della premonizione. L’autore è il giornalista Mattia Bernardo Bagnoli ed è un corrispondente russo per l’agenzia di stampa ANSA dal 2015. “Modello Putin” non nasce dal presentimento di un conflitto imminente. In particolare, sono due le ragioni che hanno spinto l’autore a scriverlo; la prima è data dallo stupore causato dalla lettura di un sondaggio pubblicato da “Repubblica” nel 2019 che riportava come il 39% degli italiani vedeva in Vladimir Putin il leader del futuro. La seconda, è conseguenza diretta della constatazione da parte dell’autore stesso di quanto in realtà si sia poco informati nel nostro Paese sul sistema russo. 

La distanza fisica dall’area degli scontri e le conseguenze economiche e militari che hanno investito il nostro Paese sono soltanto alcuni dei fattori che rendono impossibile restare indifferenti al conflitto tuttora in atto tra Russia ed Ucraina. L’informazione su quanto sta accadendo ci sta travolgendo, è vero, ma potrebbe essere una buona idea spegnere la TV e perdersi tra le pagine di un buon libro che ci dirà tanto sul vasto territorio russo e la politica del suo Zar.

Il libro di Mattia B. Bagnoli tenta di rimettere insieme i pezzi del complesso puzzle russo, analizzando la Russia repressiva, che non tollera il dissenso interno, e la Russia geopolitica, che reclama un ordine mondiale distinto dalla pax americana e da quel sistema unipolare a cui gli Stati Uniti aspiravano. “Modello Putin” è un reportage fedele e dettagliato sulla gestione da parte del Cremlino, e in particolare del suo Zar, del potere economico e politico; dalla distribuzione del potere delle istituzioni nazionali alla repressione di attivisti politici e giornalisti che tentano di sfidare o infangare Vladimir Putin e il suo governo. Ma non solo. “Modello Putin” parla dei rapporti con i Paesi dell’Europa dell’Est, della conquista della Crimea e della guerra in Siria, della gestione pandemica e della lotta ai cambiamenti climatici. È un libro che ci spinge a riconsiderare il nostro punto di vista “eurocentrico”: perché forse è giunto il momento di cambiare prospettiva.

 

di Matteo Mercuri