L’Unione europea: negli ultimi cinque anni 170 miliardi di euro di danni da clima

Tra il 1980 e il 2022 gli eventi estremi legati al clima sono aumentati causando 220 mila morti e 650 miliardi di euro di perdite economiche nell’Ue, di cui circa 170 miliardi di euro solo negli ultimi 5 anni. I dati sono contenuti nella raccomandazione della Commissione europea per l’obiettivo climatico del taglio del 90% delle emissioni entro il 2040. Si stima inoltre che nel 2022 ci siano stati 61 mila decessi a causa del caldo, cifra superata solo dalle ondate di caldo del 2003, che causarono 70 mila morti. La valutazione d’impatto pubblicata dalla Commissione stima che il raggiungimento dell’obiettivo del 90% potrebbe ridurre le
morti premature dovute all’inquinamento atmosferico da 466 mila all’anno nel 2015 a 196 mila all’anno nel 2040, con una relativa riduzione dei costi da circa 1.700 miliardi di euro nel 2015 a 670 miliardi di euro nel 2040. Sebbene le stime dei costi degli eventi meteorologici estremi siano incerte, la valutazione d’impatto stima in modo conservativo, senza tener conto dei possibili punti di non ritorno, che tali costi potrebbero ridurre il Pil di circa il 7% entro la fine del secolo. Nel periodo 2031-2050, il costo aggiuntivo cumulativo del Pil di un percorso che porta a un peggior riscaldamento globale potrebbe ammontare a 2.400 di euro nell’Ue, rispetto ai costi nell’ambito di un percorso compatibile con l’obiettivo di 1,5 C dell’accordo di Parigi.