La comunità scientifica lancia una petizione sul clima rivolta alla politica: è boom di firme

La comunità scientifica lancia una petizione sul clima rivolta alla politica: è boom di firme

Gli scienziati del clima si mettono a disposizione del prossimo governo per elaborare soluzioni scientificamente fondate

Gli scienziati del clima hanno lanciato una petizione che in pochi giorni ha raggiunto le 100.000 firme. Un appello alla politica affinché il nuovo governo ponga in cima alla lista dell’agenda la questione climatica. “Siamo pronti a fornire il nostro contributo per elaborare soluzioni e azioni concrete che siano scientificamente fondate, praticabili ed efficaci”.

La battaglia per il clima non è una battaglia ambientalista, è una battaglia economica, sociale, civile. In futuro, l’avanzare del cambiamento climatico ridurrà in modo sensibile lo sviluppo economico e causerà danni a città, imprese, produzioni agricole, infrastrutture. Con un aumento della temperatura di un solo grado si avrà nel mondo un aumento del 100% delle ondate di calore e tra il 30 e il 40% di inondazioni e siccità, con una conseguente diminuzione del benessere e del PIL.

La lotta alla crisi climatica è la base necessaria per uno sviluppo economico e sociale del Paese e del mondo. Bisogna investire con decisione le risorse del PNRR. Dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, decarbonizzando e rendendo circolare la nostra economia, accelerando il percorso verso una vera transizione ecologica.

Unisciti all’appello, firma la petizione

 

Primi firmatari:

o   Carlo Barbante, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Università Ca’ Foscari, Venezia

o   Carlo Carraro, Università Ca’ Foscari, Venezia

o   Antonio Navarra, Università di Bologna e Presidente della Fondazione Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC)

o   Antonello Pasini, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Roma

o   Riccardo Valentini, Università della Tuscia, Viterbo, e Presidente della Società Italiana per le Scienze del Clima

 

Con il contributo dei seguenti autori italiani dell’AR6-IPCC:

o   Annalisa Cherchi, CNR, Bologna

o   Erika Coppola, International Centre for Theoretical Physics, Trieste

o   Susanna Corti, CNR, Bologna

o   Sandro Fuzzi, CNR, Bologna

o   Piero Lionello, Università del Salento, Lecce

o   Massimo Tavoni, Politecnico di Milano

o   Elena Verdolini, Università di Brescia

 

Altre firme della comunità scientifica:

o   Roberto Barbiero, Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, Trento

o   Leonardo Becchetti, Università di Tor Vergata, Roma

o   Alessandra Bònoli, Università di Bologna

o   Michele Brunetti, CNR, Bologna

o   Roberto Buizza, Scuola Univesitaria Superiore Sant’Anna, Pisa

o   Carlo Cacciamani, ItaliaMeteo

o   Stefano Caserini, Docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici, Politecnico di Milano

o   Claudio Cassardo, Università di Torino

o   Marinella Davide, Università Ca’ Foscari, Venezia

o   Enrica De Cian, Università Ca’ Foscari e CMCC, Venezia

o   Maria Cristina Facchini, CNR, Bologna

o   Francesco Forastiere, CNR, Palermo, e Imperial College, Londra

o   Filippo Giorgi, International Centre for Theoretical Physics, Trieste

o   Silvio Gualdi, CMCC, Bologna

o   Fausto Guzzetti, CNR, Perugia, e Protezione civile, Roma

o   Vittorio Marletto, ARPAE Emilia-Romagna, Bologna

o   Simona Masina, CMCC, Bologna

o   Maurizio Maugeri, Università di Milano

o   Paola Mercogliano, CMCC, Caserta

o   Mario Marcello Miglietta, CNR, Lecce

o   Franco Molteni, consulente scientifico di ECMWF, Reading, UK, e ICTP, Trieste

o   Mario Motta, Politecnico di Milano

o   Elisa Palazzi, Università di Torino

o   Claudia Pasquero, Università di Milano Bicocca

o   Cinzia Perrino, CNR, Roma

o   Antonello Provenzale, CNR, Pisa

o   Gianluca Ruggieri, Università dell’Insubria, Varese

o   Gianmaria Sannino, ENEA, Roma

o   Stefano Tibaldi, CMCC, Bologna

o   Giorgio Vacchiano, Università di Milano

o   Francesca Ventura, Università di Bologna

 

di Martina Bortolotti