8 persone su 10 ritengono che la violenza sulle donne sia un fenomeno diffuso. La causa principale è il possesso. La violenza nella coppia è sempre meno tollerata ma permangono stereotipi e pregiudizi sulla violenza sessuale e sui ruoli di genere. 4 uomini su 10 credono che la donna possa sottrarsi ad un rapporto sessuale se davvero lo vuole. Sono i dati forniti da Istat sugli stereotipi di genere e l’immagine sociale della violenza.
Le cause della violenza
Secondo l’indagine, è netta la percezione del fenomeno: il 79,9% della popolazione pensa che la violenza (fisica e sessuale) subita dalle donne da parte dei propri compagni sia un fenomeno diffuso. Tra le cause principali, il fatto che l’uomo considera la donna come un oggetto di sua proprietà (secondo l’83,3%), poi c’è il bisogno dell’uomo di sentirsi superiore (secondo il 75,9%), a seguire la difficoltà dell’uomo di gestire la rabbia (secondo il 75,1%).
Tollerare la violenza
La violenza all’interno della coppia è sempre meno tollerata, ma c’è ancora un 10,2% di intervistati che ritiene che sia tollerabile che un uomo controlli abitualmente il cellulare o l’attività sui social della propria compagna. Sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 29 anni a reputarlo accettabile (il 16,1%). Il 6,6%, inoltre, ritiene che sia normale che in una coppia scappi uno schiaffo ogni tanto.
Donne responsabili della violenza sessuale subita: un pregiudizio ancora diffuso
La metà degli intervistati (il 48,7%) ha ancora almeno uno stereotipo legato alla violenza sessuale. Sono soprattutto le persone anziane e meno istruite ad avere opinioni stereotipate ma è una tendenza in diminuzione. Sono 4 su 10 (il 39,3%) gli uomini che ritengono che una donna sia in grado di sottrarsi ad un rapporto sessuale se davvero non lo vuole, contro il 29,7% delle donne.
Un uomo su 5 (19,7%) pensa che le donne possano provocare la violenza sessuale con il modo di vestire, contro il 14,6% di donne. L’11% degli intervistati (sia uomini che donne) ritiene che una donna vittima di violenza quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe sia almeno in parte responsabile e il 10% che se dopo una festa accetta un invito da un uomo e viene stuprata sia anche colpa sua.
Perché se ne parla di più?
Il tema della violenza di genere è sempre più discusso. Ma quali sono le ragioni? La motivazione principale (secondo il 31,4%) è che le donne se ne vergognano di meno e ne parlano più liberamente. Per il 23,2% degli intervistati, invece, dipende dal lavoro dei media nel diffondere le notizie. Il 17,9% ritiene che se ne parla di più perché gli episodi di violenza sono effettivamente aumentati. Infine, per il 15,8% dipende da una maggiore sensibilizzazione, anche grazie alle iniziative che vengono messe in campo.
Gli stereotipi di genere
Ma a resistere al percorso di sensibilizzazione ci sono ancora diversi stereotipi sui ruoli di genere che faticano ad essere sradicati dall’immaginario comune maschile, mentre nelle donne si riducono. Secondo il 21,4% degli intervistati, sia uomini che donne, gli uomini sono meno adatti ad occuparsi delle faccende domestiche. Per il 20,9%, una donna per essere completa deve avere dei figli. Secondo il 20,4% per l’uomo è molto più importante avere successo nel lavoro. E per il 20,2% è compito delle madri seguire i figli ed occuparsi delle loro esigenze quotidiane. Infine, secondo l’11,4% i ragazzi sono più portati nelle materie scientifiche, ingegneristiche e tecnologiche.
Ma l’opinione di uomini e donne diverse maggiormente su alcuni temi: per il 23% di uomini è soprattutto l’uomo che deve provvedere alle necessità economiche della famiglia, contro l’11,5% di donne. Per 1 uomo su 10, in condizioni di scarsità di lavoro, i datori di lavoro dovrebbero dare la precedenza ai candidati maschi; la pensa allo stesso modo solo il 6% delle donne. È poi l’8,1% di uomini a credere che una buona compagna debba assecondare le idee del proprio compagno anche se non è d’accordo, contro il 4,9% delle donne. Infine, secondo l’8,7% di uomini spetta a l’uomo prendere le decisioni più importanti riguardanti la famiglia; solo il 3,9% delle donne condivide lo stesso pensiero.
di Martina Bortolotti