Ricercatori

I ricercatori italiani sono tra i meno pagati d’Europa

Uno tra i fattori che penalizza l’Italia è il livello delle retribuzioni. Tra le categorie più in difficoltà c’è quella dei ricercatori: da uno studio pubblicato nei giorni scorsi dal Center for Studies in Higher Education della University of California che pone a confronto l’attrattività dei sistemi universitari europei, infatti, i ricercatori italiani risultano essere tra i meno pagati in Europa.

La loro retribuzione media è di 28.256 euro all’anno, inferiore di oltre un terzo rispetto a quella dei colleghi francesi che è di poco più di 42 mila euro l’anno, e la metà di quanto percepito dai colleghi inglesi e tedeschi, che guidano la classifica con una retribuzione annuale di 52 mila euro. Il gap si assottiglia man mano che si sale di livello gerarchico, ma comunque un professore ordinario nel nostro Paese arriva a guadagnare 57 mila euro l’anno a differenza di un collega inglese che può arrivare a percepirne 90 mila circa. Le retribuzioni degli atenei italiani, in generale, sono molto rigide: non hanno meccanismi negoziali e non prevedono nemmeno agevolazioni che possano stimolare ricercatori stranieri a venire a lavorare per un’università italiana.