Estate 2022, ecco le regioni più “pet friendly”

Estate 2022, ecco le regioni più “pet friendly”

I veterinari: “l’abbandono è un incubo, oltre che un reato”

L’estate, oltre alla voglia di mare, porta purtroppo con sé il drammatico fenomeno dell’abbandono degli animali domestici che non rappresenta soltanto un atto disumano e di grande inciviltà, ma anche un gesto altamente pericoloso. Il tema oggi è più delicato che mai, e dunque vi proponiamo una veloce panoramica sui territori più “accoglienti” per i nostri amici animali.

Tra le regioni più pet friendly troviamo la Toscana, l’Emilia-Romagna, la Liguria, il Veneto e la Sardegna. PaesiOnline.it, un portale specifico per viaggi e turismo, ha realizzato una guida ad hoc con consigli utili per chi vuole portare con sé il proprio animale domestico nel corso della pausa estiva. Secondo una ricerca condotta proprio da PaesiOnline, è l’Emilia-Romagna la migliore regione per andare in spiaggia con il proprio cane. Sulla riviera, infatti, si può usufruire di un lungo litorale che nella maggior parte dei casi è aperto ad accogliere gli amici a quattro zampe ed offre strutture con servizi dedicati. 

Anche il litorale laziale dispone di spazi molto ampi e accoglienti. A Maccarese, ad esempio, il Bau Beach Village rappresenta una struttura all’avanguardia. Un’area di oltre 3000 mq, tra la spiaggia e la macchia mediterranea. La Toscana ha più di 40 spiagge pronte ad ospitare i nostri animali domestici, e offre una vasta gamma di soluzioni. Qui spicca la Dog Beach di San Vincenzo, a Livorno, una delle spiagge meglio attrezzate e più accoglienti della regione, dove i cani possono essere lasciati liberi senza guinzaglio e possono fare il bagno in tutti gli orari. Si potrà usufruire di 100 metri di spiaggia libera e 100 metri di stabilimento balneare, di docce e fontane per cani e di oltre 9000 mq di parco ombreggiato vicino la spiaggia, ideale per le ore più calde. Inoltre sono a disposizione educatori cinofili, che daranno assistenza con corsi privati e di gruppo ogni giorno e veterinari a servizio gratuito tutte le domeniche.

Nel sud Italia, la Campania ospita un lungo tratto di costa dove è possibile trascorrere giornate con i propri animali. A Pozzuoli, lo stabilimento Copacabau ha fatto dell’accoglienza agli amici a quattro zampe la propria ragion d’essere. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “Colpo di Coda” e consente ai cani di scorrazzare liberamente per la spiaggia senza guinzaglio. Qui ci sono anche educatori cinofili che fanno da supervisori e sono pronti a dare consigli ai proprietari affinché il cane socializzi nel modo migliore con i suoi simili e con altre persone.

Quanto al quadro normativo di riferimento, di fatto non esiste una legge nazionale che regoli l’accesso degli animali domestici nelle spiagge e teoricamente nessuno potrebbe vietarlo, ad eccezione di specifiche ordinanze o della singole volontà degli stabilimenti, che però comunque devono coordinarsi con il Comune. Alcune Regioni, come la Toscana ed il Veneto, hanno approvato una specifica legge che consente l’accesso. Ad ogni modo, anche nei casi in cui gli stabilimenti segnalino con un apposito simbolo o cartello la possibilità di accesso per gli animali, è sempre opportuno fare attenzione. 

Pertanto è consigliabile contattare prima di prenotare una vacanza o, se è possibile, andare direttamente presso il posto dove si vuole soggiornare e chiedere informazioni a riguardo, visto e considerato che, nonostante ci sia la possibilità di portare con sé il proprio cane, in molte zone non vengono accettate tutte le taglie o non tutti i cani possono avere la possibilità di entrare in acqua.

Veterinari contro l’abbandono

La Federazione Nazionale degli Ordini dei medici Veterinari (FNOVI) si è recentemente schierata ed ha lanciato assieme al Ministero della Salute la campagna contro l’abbandono. I veterinari si fanno carico della missione istituzionale e delle responsabilità connesse al proprio ruolo nella società: difendere la vita, promuovere il rispetto degli animali e del loro benessere, tutelandoli da pericoli e danni che possono scaturire da comportamenti umani avventati.

L’obiettivo, spiegano i veterinari, è quello di “debellare l’ignoranza umana e l’indifferenza che non censura e condanna chi si gira dall’altra parte e punisce degli innocenti esseri senzienti alla disperazione, alla malattia, mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica”. Gli animali da affezione confortano, aiutano, salvano, curano. Il messaggio è chiaro: “l’abbandono è un incubo, oltre che un reato”. 

 

di Matteo Mercuri