È iniziata la Cop27 sul clima, tra dati sconfortanti e polemiche

È iniziata la Cop27 sul clima, tra dati sconfortanti e polemiche

Gli ultimi otto anni sono stati i più caldi di sempre. La temperatura media è attualmente di circa 1,15 gradi sopra i livelli preindustriali. Si è aperta con questo nuovo dato la Cop27, la Conferenza sul clima dove i vertici di molti Paesi del mondo si incontrano per discutere dell’emergenza climatica e degli interventi da mettere in atto. Ha avuto inizio ieri, a Sharm El Sheik, in Egitto, e proseguirà fino al 18 novembre. Sono oltre 100 i leader tra Capi di Stato e di governo e 40 mila i delegati che parteciperanno.

Ha destato però non poco imbarazzo e qualche polemica la scelta della location in un Paese che ha una posizione quantomeno controversa nei confronti dei diritti umani. Sono molte le realtà, tra Ong, organizzazioni e associazioni per i diritti umani che non hanno voluto partecipare all’evento. È il caso, tra gli altri, della Cgil che, pur precisando di credere nel ruolo delle conferenze Onu sul clima, non intende prendere parte alla Cop27 in “un Paese che viola i diritti umani, che garantisce l’impunità a chi ha torturato e ucciso Giulio Regeni, che detiene 60 mila prigionieri politici e attivisti anche ambientali”.

Oggi e domani si terrà il “Summit di attuazione per il clima”, occasione nella quale si discuterà di sei argomenti chiave: transizione giusta, sicurezza alimentare, finanza innovativa per il clima e lo sviluppo, investimenti sul futuro dell’energia, sicurezza idrica e infine cambiamento climatico e sostenibilità delle comunità vulnerabili.

 

di Martina Bortolotti