Un recente articolo del New York Times parla della tendenza sempre più diffusa tra le persone di parlare dei propri problemi con ChatGPT, l’intelligenza artificiale del momento.
Chat GPT viene utilizzato sempre più spesso da docenti, formatori e studenti per elaborare le lezioni o ripassare argomenti scolastici. Si comincia a parlare persino della possibilità di ricevere diagnosi mediche. E pare che la nuova frontiera sia quella di utilizzare l’intelligenza artificiale per risolvere problemi personali e psicologici. Tra le ragioni ci sarebbe la maggiore facilità di raccontare le proprie cose senza filtri, anche quelle scomode o di cui ci si vergogna, di raccontare i propri segreti, senza doversi davvero aprire con qualcuno in carne ed ossa.
Premesso che non è in discussione la grandezza e le potenzialità di queste nuove intelligenze artificiali, ma questi strumenti possono davvero sostituire completamente il contributo umano in attività come la psicoterapia che si basano non solo su conoscenze scientifiche ma anche sulla soggettività di ogni individuo? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Cristiana D’Angelo, psicologa, psicoterapeuta e esperta nella terapia EMDR.
di Martina Bortolotti