La grande distanza tra Nord e Sud Italia. Una delle sempreverdi questioni spinose del Paese. Con un Nord ricco di opportunità ed un Sud caratterizzato da territori difficili, poveri, alcuni dei quali con gravi problemi di legalità, territori dove le opportunità mancano completamente e i giovani migrano altrove in cerca di fortuna.
Oggi, però, il Paese ha un’enorme opportunità storica senza precedenti: 191,5 miliardi di finanziamenti europei. Un’occasione irripetibile per investire nel Mezzogiorno, a cui sono stati destinati 82 miliardi delle risorse complessive, e per accorciare le distanze tra due facce dello stesso Paese. Ma cosa prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Ce ne ha parlato la ministra per il Sud, Mara Carfagna, che parla di una decisione storica da parte dell’Europa, quella da una parte di indebitare le future generazioni, ma dall’altra del dovere di restituire loro un’Europa più verde, più digitale, più giusta.
“Il nostro disegno complessivo è questo – spiega la Ministra Carfagna -: un Paese che compie il suo percorso verso la transizione ecologica e la transizione digitale, che costruisce infrastrutture moderne ma anche sostenibili da un punto di vista ambientale, che valorizza il capitale umano, che potenzia la formazione, il tempo pieno nelle scuole, che finanzia politiche attive per il lavoro, che colma divari generazionali, territoriali e di genere”. Una serie di interventi che mirano, tra le altre cose, ad accorciare le distanze tra Nord e Sud. “Basti fare un esempio: il tempo pieno nelle scuole al Nord è un diritto, al Sud è un diritto negato, con conseguenze non soltanto sull’apprendimento scolastico ma anche sulla possibilità delle donne di poter conciliare la propria vita lavorativa con quella familiare e personale”.
Ma quali saranno i prossimi obiettivi? Quali gli interventi previsti dal Piano? “Abbiamo scelto di inserire nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza quegli interventi che possono essere ragionevolmente conclusi entro il 2026”. È questa infatti la data di scadenza stabilita dall’Europa per raggiungere gli obiettivi del Pnrr. “Negli ultimi vent’anni, nella ripartizione delle risorse, si è sempre seguito il criterio della spesa storica. Un errore madornale che ha portato a dare 100 a chi già aveva 100 per maggiore capacità fiscale, e a dare 0 a chi non aveva nulla. Questa è una vergogna che va cancellata, è una discriminazione che grida vendetta su cui ho garantito il mio massimo impegno. Bisogna ribaltare questa tendenza e lavorare affinché tutti i territori del nostro Paese offrano un livello minimo garantito di servizi essenziali”.
La ministra Carfagna affronta poi il tema spinoso della legalità. “Da donna del Sud conosco bene il valore della battaglia per affermare il principio di legalità. E sono grata a chi ogni giorno rischia la vita per assicurarla in territori difficili. Veri e propri eroi che agiscono in territori complicati, e spesso in carenza di organico e in condizioni non adeguate. Questa è una battaglia comune, una battaglia che deve vedere lo sforzo di tutti”.