Ariano Irpino rifiuti

Ad Ariano Irpino un impianto trasforma i rifiuti stradali in risorsa per la collettività

La rivoluzione sostenibile passa anche da Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Qui da qualche mese è stato inaugurato un impianto che ricicla i rifiuti stradali trasformandoli in materiali certificati per l’edilizia. La struttura sarà capace di gestire ogni anno lo smaltimento di 30mila tonnellate di rifiuti, derivanti dallo spazzamento stradale, provenienti da diverse aree del Sud Italia. In questo modo non solo sarà possibile beneficiare di aree urbane più pulite, ma anche concedere una seconda vita a tanta spazzatura che verrà trasformata in materiale edile sostenibile come sabbia, ghiaia e ghiaietto. 

Al momento questo impianto è il primo ed anche l’unico nel suo genere presente nel Mezzogiorno e si aggiunge agli altri nove presenti sul territorio nazionale. La tecnologia che ha messo in moto questa struttura è stata realizzata dal Gruppo Esposito, con sede alle porte di Bergamo, il primo in Europa ad aver intuito le potenzialità di riciclo dei rifiuti da spazzamento stradale ed averne ottenuto un brevetto. Il recupero di materiali inerti avviene grazie ad un processo denominato Soil Washing, estremamente utile anche per la bonifica dei terreni.

In Italia il quantitativo di rifiuti prodotto dallo spazzamento delle strade ammonta a circa 421 mila tonnellate ogni anno (Dati ISPRA 2020), il doppio rispetto al dato del 2015. Ogni tonnellata di rifiuti recuperata da impianti come quello di Ariano Irpino viene sottratta alle discariche, generando ritorni economici e soprattutto ambientali. Un bel circolo virtuoso nel quale il rifiuto riacquista valore: l’acquirente del prodotto trasformato risparmia, l’ambiente vede diminuire lo sfruttamento delle sue risorse primarie nonché l’immissione di CO2, ed infine una filiera specializzata nel riciclo produce nuovi posti di lavoro.

Il quantitativo stimato dall’ultimo rapporto Italia del Riciclo 2021, relativo ai rifiuti provenienti dalle strade del territorio nazionale, supera 1,2 milioni di tonnellate all’anno. E questo vuol dire che c’è ancora molto da fare. Ma esperienze e soluzioni come quelle di Ariano Irpino sono destinate ad espandersi. I rifiuti, opportunamente gestiti e trattati, devono essere considerati come una risorsa per l’ambiente e la collettività.

 

Di Matteo Mercuri