I Comuni rinnovabili sono una realtà in crescita in Italia e nel resto d’Europa dai primi anni del 2000 ad oggi. Stiamo parlando di interi territori comunali, al di sotto dei 10 mila abitanti, che utilizzano fonti energetiche rinnovabili per il fabbisogno dei propri residenti, arrivando a garantire il 100% della copertura energetica necessaria. Una rete, quella dei Comuni rinnovabili, che si sta velocemente ampliando, anche grazie allo sviluppo tecnologico e a sistemi di incentivo che, negli anni, hanno reso attrattivo il nuovo modello energetico. Oggi arriviamo a contare 3.493 Comuni 100% elettrici, che coprono i fabbisogni elettrici, e 40 Comuni italiani 100% rinnovabili, dove sono coperti sia i fabbisogni elettrici che quelli termici.
La rete dei Comuni rinnovabili utilizza forme di energia sostenibile, che provengono cioè da risorse naturali. A differenza delle energie non rinnovabili, che sono generate da fonti esauribili e anche fortemente inquinanti, le energie rinnovabili non inquinano e non si esauriscono, rigenerandosi spontaneamente in natura. I Comuni della rete, dunque, si sono liberati delle fonti fossili e hanno raggiunto una progressiva autonomia energetica, aderendo, al contempo, a un modello non solo moderno ma anche molto vantaggioso ed efficiente che qualifica il territorio.
Sono numerosi, infatti, i vantaggi di utilizzare fonti rinnovabili. Non solo quello, più evidente e noto, di rispettare l’ambiente, ridurre l’inquinamento e combattere il cambiamento climatico. I vantaggi del modello sostenibile toccano anche la sfera occupazionale e quella dei consumi. La rivoluzione verde, infatti, garantirà milioni di posti di lavoro nel mondo, che sono destinati ad aumentare nel tempo. Solo quest’anno l’investimento in tecnologie pulite ha portato a 11,5 milioni di nuovi occupati nel mondo. Ma il vantaggio riguarderà anche le tasche dei cittadini, riducendo sensibilmente i consumi energetici e quindi le bollette. Non ultimo, permetterà di raggiungere un’autonomia energetica che ci renderà liberi da trattative con altri Paesi.
Quella verso la rivoluzione verde è una strada ormai intrapresa in Italia e nel mondo, e la rete dei Comuni rinnovabili, insieme alle tante comunità energetiche sparse nel territorio nazionale, è solo un primo passo di questo processo di cambiamento che però richiede un’importante accelerata per raccoglierne i benefici. Per questo sarà necessario semplificare i processi burocratici e ridurre i tempi di autorizzazione per l’installazione degli impianti. L’auspicio è che in questo modo sempre più realtà, anche cittadine, intraprendano il percorso verso quella che viene definita ormai da molti “l’energia del futuro”.
di Martina Bortolotti