L'Assemblea Costituente approva la Carta Costituzionale

22 dicembre 1947, 75 anni di storia della nostra Costituzione

“Esistono due crepuscoli tra il giorno e la notte: questo che ora scorgiamo sarà per la nostra Italia crepuscolo di aurora e non di tramonto”. In queste parole c’era tutta la speranza di un Paese devastato pronto a compiere un passo decisivo verso la sua maturazione e mettersi alle spalle anni di dolore e sconfitta. A pronunciarle fu Bartolomeo Ruini, Presidente della Commissione che il 22 dicembre 1947 diede all’Italia la sua Costituzione, approvata con 453 voti favorevoli sui 515 presenti dell’Assemblea Costituente.

Nel pieno di una crisi politica, economica e sociale, dopo gli anni di terrore sotto il regime fascista e la disfatta subita nella Seconda Guerra mondiale, l’Italia riuscì a dare una base solida e durevole alla sua popolazione e regalò un nuovo futuro alla neonata Repubblica. I 139 articoli della Costituzione entrata in vigore il 1° gennaio del 1948, restano ancora oggi un perimetro invalicabile nel quale si muovono i nostri diritti e doveri da cittadini e cittadine. Una bussola che aiuta a non perderci e a non allontanarci da quelli che erano e sono ancora i nostri principi fondamentali. 

“Questa Carta che stiamo per darci è, essa stessa, un inno di speranza e di fede – chiosò Ruini – Infondato è ogni timore che sarà facilmente divelto, sommerso, e che sparirà presto. Noi abbiamo la certezza che durerà a lungo, e forse non finirà mai”.