Cgil e Uil il 20 aprile in piazza: salute e sicurezza sul lavoro i temi centrali

Sabato 20 aprile Cgil e Uil, insieme a tante associazioni, manifestano per cambiare il Paese e per difendere valori fondamentali, contro tagli e disinvestimenti. Salute e sicurezza su tutti, ma tra le rivendicazioni dei sindacati ci sono anche la tutela dei salari e la riforma fiscale.

L’appuntamento è alle 9:30 con un ritrovo previsto a piazzale Ugo La Malfa, in zona Circo Massimo, con comizio conclusivo a piazzale Ostiense. Previsti gli interventi del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.

Sanità e diritto alla cura

Il tema al centro della manifestazione sarà quello relativo al Servizio Sanitario Nazionale e al diritto alla cura, che anni di tagli, riduzioni delle risorse e del personale stanno lentamente ed inesorabilmente erodendo. I dati del comparto, infatti, sono drammatici.

Il numero dei posti letto nelle strutture sanitarie pubbliche – secondo la recentissima rilevazione effettuata dal Forum delle Società Scientifiche dei Clinici ospedalieri e universitari (FoSSC) –  tra il 2020 ed il 2022 è diminuito di 32.508: nel 2020 erano 257.977, ridotti a 225.469 nel 2022.

Ma la tendenza a “tagliare”, purtroppo, va avanti da decenni. Secondo i dati forniti da Eurostat, se nel 2000 potevamo contare su 4,7 letti ogni 1.000 abitanti, nel 2020 dovevamo fare i conti con soli 3,18 letti ogni 1.000 residenti in Italia. Ad oggi, si stima che negli ospedali italiani manchino almeno 100mila posti letto di degenza ordinaria e 12mila di terapia intensiva.

Un altro dato che colpisce è rappresentato dall’età media dei medici: è sempre più elevata, con ben il 56% che ha più di 55 anni. Entro il 2025, inoltre, andranno in pensione 29mila camici bianchi e 21mila infermieri, senza un sufficiente inserimento di nuovi professionisti.

Nel 2024 il finanziamento del Fondo sanitario nazionale è aumentato in termini assoluti rispetto al 2021, ma è diminuito rispetto al Pil. Quest’anno il finanziamento si attesta al 6,4% rispetto al Pil, diminuito dello 0,2% rispetto al 2023, e come riporta il Ministero dell’Economia, è prevista un’ulteriore diminuzione al 6,3% nel 2025 e 2026, fino al 6,2% nel 2027. “Al netto dell’inflazione – sottolineano le società scientifiche – quest’anno risulta addirittura una diminuzione delle risorse pubbliche destinate alla sanità del 6,2% rispetto al 2021”.

Cgil e Uil chiedono quindi risorse economiche, umane e organizzative per il nostro sistema socio-sanitario. “Occorre aumentare il finanziamento del servizio, sia in termini assoluti che in rapporto al Pil”: è quanto si legge nel lancio della mobilitazione. La Funzione Pubblica Cgil chiede da tempo di investire in un Piano Straordinario di assunzioni nel settore pubblico, in particolare in quello sanitario dove si certifica una gravissima carenza di infermieri e medici. Colmare questi gap vorrebbe dire dimezzare i tempi di attesa nei pronto soccorso, un aumento dei posti letto disponibili e certamente un risparmio per tante famiglie.

Sicurezza sul lavoro

Anche la sicurezza sul lavoro è un tema prioritario per la manifestazione del 20 aprile. Nei primi mesi del 2024 si registrano 119 morti certificate sui luoghi di lavoro. Non numeri ma persone, operai  morti sui binari di Brandizzo, sulle navi nei porti di Cagliari e Napoli, nel cantiere di Firenze, o in una centrale elettrica a Suviana.

Non c’è giorno in cui non ci sia una persona che muore sul lavoro: c’è la necessità che tutto il Paese, imprenditori, politica e istituzioni, prenda atto di quello che sta succedendo”. Sono le parole del Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini, intervenuto in piazza a Brescia nel corso dello sciopero generale dell’11 aprile scorso.

I sindacati vengono già da una lunga mobilitazione per ottenere più sicurezza nei luoghi di lavoro e la manifestazione di Roma sarà l’occasione per rilanciarla. Tra le varie proposte c’è quella di introdurre per le aziende una vera e propria patente a punti. Questa dovrebbe essere uno strumento chiaro di sanzione e di interdizione dalle attività e dall’accesso agli appalti pubblici e privati, di tutte le imprese scorrette operanti in qualsiasi settore.

Oltre all’erogazione di formazione volta a prevenire infortuni sul lavoro, infine, la richiesta è quella di aumentare le verifiche ispettive in qualità, quantità e frequenza, anche attraverso l’incremento delle risorse da destinare e del personale ispettivo.

Riforma fiscale e tutela dei salari

I sindacati chiedono un’equa riforma fiscale: la loro visione è completamente opposta alle politiche del governo. “La riforma dell’esecutivo continua a tassare lavoro e pensioni più dei profitti, delle rendite finanziarie e immobiliari, del lavoro autonomo benestante” – si legge nel comunicato di Cgil e Uil – “non tassa gli extraprofitti e premia l’evasione, che sottrae 90 miliardi di euro ogni anno alle politiche sociali e di sviluppo del Paese”.

Secondo i sindacati, invece, una riforma per un fisco più giusto attinge là dove sono le risorse per finanziare sanità, istruzione, non autosufficienza, diritti sociali e investimenti pubblici, valorizzando i settori che producono ricchezza. Molta attenzione sarà rivolta alla tutela dei salari, falcidiati da precarietà, discontinuità lavorativa, part-time involontari e tempi lunghissimi per i rinnovi contrattuali. Le richieste di Cgil e Uil vanno tutte verso un obiettivo comune: abolire la precarietà.

I cambiamenti e la difesa dei diritti passa dalle piazze e sabato 20 aprile i sindacati Cgil e Uil mnifesteranno per continuare ad accendere i riflettori sui problemi reali dei Paese e indicare l’orizzonte verso il quale proseguire.

 

Di Matteo Mercuri